Imac G3

iMac G3

   
  • Produttore: Apple
  • Presentazione: 1998
  • Inizio vendita: maggio 1998
  • Fine vendita: marzo 2003
  • CPU: PowePC G3 233 MHz
  • ROM: 1MB 3 MB caricati in RAM
  • RAM di serie: 2x 256KByte 
  • Drive di serie: CD-ROM 24X
  • UI di output gestite di serie: Mini-VGA
  • Display incorporato: 13.8″ CRT
  • SO: System 9.1
Imac G3​

Storia

L’iMac G3 è un computer all-in-one prodotto da Apple Inc. dal 1998 al 2003.

Divenne presto famoso per il suo involucro innovativo che utilizzava una plastica traslucida dai colori vivaci, ed il suo successo ha contribuito a risollevare Apple dalla rovina finanziaria alla fine degli anni ’90. È stato tuttavia criticato per aver abbandonato prematuramente gli standard tecnologici del tempo, come l’unità floppy disk ed il connettore Apple Desktop Bus.

Particolarità dell’iMac è la forma monoblocco, proprio come il primo Mac, completo di modem interno, scheda di rete, porte USB, lettore di CD-ROM, schermo da 15 pollici a colori, case colorato semitrasparente. 

Progettato come strumento personale ideale per l’utilizzo in modo semplificato di Internet dotato di processori PowerPC G3. 

L’iMac fu disegnato, progettato, realizzato e commercializzato sotto le direttive di Steve Jobs cofondatore dell’attuale Apple Computer.

 

Caratteristiche

La caratteristica che più ha contraddistinto i computer iMac non è stata tanto una tecnologia particolare quanto il colore. 

Prima dell’avvento degli iMac i computer erano dominati dal colore bianco e beige. Con gli iMac il mondo dei computer scoprì il colore e molte aziende decisero di seguire la strada intrapresa da Apple. 

Il computer era contenuto in un’unità che comprendeva l’unità centrale e il monitor. 

L’intera unità era assemblata con colori brillanti e molto vivi. Lo slogan degli iMac era: Sorry, no beige! (spiacenti, niente beige!). 

Un’altra caratteristica degli iMac era che erano presentati come computer molto semplici da usare per navigare in Internet. 

Internet diviene il centro del computer. In questo caso, la “i” nel nome indica proprio la centralità che Internet arriva ad avere in questo computer, pensato proprio per rendere il più semplice possibile la sua navigazione.

 

* Le informazioni sulla macchina all’interno del Centro di Calcolo sono state realizzate sulla base di documenti reperiti presso l’Archivio Storico dell’Università degli Studi di Salerno.